Ciao a tutti.
Eccoci qua, per l’ennesima volta a dover cercare le parole per riuscire
a trasmettervi un po’ dello spirito che si è respirato tra i soliti
quattro gatti (il numero è corretto).
A dir la verità, questa volta è stata una tranquilla passeggiata.
Pio non ha cercato di convincere un cacciatore con la doppietta spianata a
farci una foto e non ha fermato ignari furgoni, sempre per il medesimo
scopo.
Sicuramente l’acquisto del magico trespolino e la scoperta
dell’autoscatto, rende tutto molto più facile, ma anche meno eroico.
Come anticipato, tutto sembrava propendere per il peggio, ed invece,
magicamente, tutto è filato liscio, come si può vedere dalle numerose
foto.
Il che crea un pericoloso precedente in quanto il Caro Leader è veramente
convinto di riuscire ad arrestare l’avanzata di perturbazioni, siano
esse atlantiche o siberiane non lo preoccupa affatto.
L’unica mia speranza consiste nel fatto che prima o poi si decida a
pubblicare le foto della 100 km dei passatelli, al fine di sfatare parte
di questa leggenda.
In fin dei conti, se anche Riccardo di Cesena, si è astenuto dal venire a
Fano, visto il meteo, una ragione ci sarà anche.
Ma
procediamo con ordine.
Il sabato ha visto il Caro Leader protagonista isolato di gita a
Senigallia con repentino rientro a Fano in treno (chissà perché?). [1]
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Approfittando di una tregua del maltempo, sono riuscito a raggiungerlo
giusto in tempo per la giocata al superenalotto. [2]
Purtroppo per impegni precedenti, non sono riuscito a cenare con Pio, Anna
e gli altri che sono arrivati verso l’ora di cena.
Mentre l'allegra brigata faceva la passeggiata digestiva nel centro
storico (chissà per quale motivo non lungo il molo foraneo come da
programma?) è arrivata la prima goccia. Un po' meno allegri e
decisamente inzuppati sono rientrati in albergo, mentre lo scroscio
d’acqua si stabilizzava in una fitta pioggia che lasciava ben poche
speranze per il giorno successivo.
Ed invece…..
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Mattina
tiepida, cielo coperto, strada completamente bagnata. Quattro gatti in
bici.
Si parte così, scettici e pronti al peggio, in direzione dell’interno.
Inizia a soffiare un bel vento che all’improvviso inizia a spezzare la
coltre di nuvole ed in alcuni casi inizia a farsi largo un raggio di sole.
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Il Caro
Leader non perde l’occasione e inizia a lamentarsi dell’elevata
temperatura.
L’unica salita inizia sotto ad un cielo con ampi squarci di azzurro che
ci accompagna sino a Mondavio. Come sempre saliamo tranquilli godendoci il
paesaggio e cazzegiando amabilmente (i danni li vedrete l’anno
prossimo).
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Sosta cappuccio e brioche in
piazza a Mondavio, poi Pio e Carlo ne approfittano per visitare la rocca.
Io e Paolo rimaniamo a guardia dei mezzi meccanici, godendoci il sole.
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Appena
ripresa la strada del ritorno, grossi nuvoloni hanno iniziato ad
addensarsi all’orizzonte, ma il percorso prevalentemente in discesa ci
ha aiutato ad arrivare prima che fosse troppo tardi.
Un ultimo brivido ce lo ha dato la bora che soffiava gagliarda in
direzione contraria sul lungomare negli ultimi chilometri.
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Foto di
rito e saluti sfruttando l'ultimo raggio di sole [3],
con un'unica preoccupazione: ma quanta acqua dovremo prendere nei prossimi
anni per convincere il Caro Leader che a salvarci non è stato lui, ma
qualcuno dei nostri amici da più in alto?
Sergio
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[1] (nota del CL)
Perché sono rientrato in treno? Semplice. Ho giocato l'opzione prevista dal programma... per
anticipare il rientro a Fano ed aver più tempo per gironzolarlo in bici
con ancora una buona luce per le foto.
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Il fatto che a Senigallia la luce non fosse
buona e che al momento di prendere il treno fosse in corso in piccolo
temporale viene qui riferito solo per dovere di cronaca.
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[2] (nota del CL) Sempre
per dovere di cronaca va detto che al
superenalotto abbiamo fatto 2. La fortuna non ci ha aiutati nel gioco e
neppure nella partecipazione, ma tutto sommato, senza nessuna attività
organizzativa, è andata fin troppo bene e tutte le scelte sia logistiche
che di percorso si sono rivelate perfettamente
azzeccate.
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[3] (nota del CL)
L'ultimo raggio di sole non va inteso nel senso del tramonto, ma che di
lì a poco, come per miracolo (o fine miracolo?), le nubi si sono
riaddensate molto velocemente e dalle finestre del ristorante abbiamo visto arrivare la
tanto annunciata pioggia.
Questo per dire che non si può dar troppo credito al meteo che
necessariamente approssima tempi e luoghi. Rispetto al maltempo generale
può sempre esserci qualche area che viene perturbata in anticipo o in
ritardo. Tutto sta a trovarsi nell'area giusta al momento giusto ed essere
sempre equipaggiati per ogni evenienza! Certo, la fortuna e qualche santo
lassù completano l'equipaggiamento. Grazie Paolo
e grazie Armando!
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I PROTAGONISTI X COLLI 2010 "FANUM FORTUNAE":
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