Brano estratto da una e-mail ricevuta da Aldo di Cassano d'Adda

          
         Hai mai pensato a quale straordinaria metafora della vita sia il ciclismo? La salita che ti fà stringere i denti, devi andare avanti se vuoi oppure fermarti a piangere seduto sul ciglio della strada, se no che cosa mai puoi fare?

        Allora pensi alla discesa che ti aspetta, ad ogni salita corrisponde sempre una discesa, ma devi arrivare in cima sennò è tutto inutile. La discesa poi è così bella che, se ti fai prendere dall'entusiasmo e dall'ebbrezza del "tutto facile - lasciamoci andare", rischi la sbandata e la caduta.

        Sembra paradossale, ma è spesso nei momenti facili che devi avere il controllo migliore di te stesso. I rettilinei che non finiscono mai, come nella vita gli inevitabili momenti di noia, la monotonia del gesto sempre uguale, e allora guardi alla curva laggiù in fondo, finalmente una svolta, chissà che cosa c'è dietro.

        E dietro alla curva magari c'è un altro rettilineo e allora vai avanti con gli occhi rivolti alla prossima. Nasce il desiderio di una salita, anche se sai che sarà dura.

        E via, e via e via; e meno male che c'è qualcuno con te. E' importante non essere soli, sapere che c'è chi ti aspetta quando sei in difficoltà e che c'è qualcuno da aspettare per proseguire insieme.

aldogal@tin.it       
      


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