Hai mai pensato a quale straordinaria
metafora della vita sia il ciclismo? La salita che ti fà stringere i denti, devi andare
avanti se vuoi oppure fermarti a piangere seduto sul ciglio della strada, se no che cosa
mai puoi fare?
Allora pensi alla discesa che ti aspetta, ad ogni salita corrisponde sempre una discesa,
ma devi arrivare in cima sennò è tutto inutile. La discesa poi è così bella che, se ti
fai prendere dall'entusiasmo e dall'ebbrezza del "tutto facile - lasciamoci
andare", rischi la sbandata e la caduta.
Sembra paradossale, ma è spesso nei momenti facili che devi avere il controllo migliore
di te stesso. I rettilinei che non finiscono mai, come nella vita gli inevitabili momenti
di noia, la monotonia del gesto sempre uguale, e allora guardi alla curva laggiù in
fondo, finalmente una svolta, chissà che cosa c'è dietro.
E dietro alla curva magari c'è un altro rettilineo e allora vai avanti con gli occhi
rivolti alla prossima. Nasce il desiderio di una salita, anche se sai che sarà dura.
E via, e via e via; e meno male che c'è qualcuno con te. E' importante non essere soli,
sapere che c'è chi ti aspetta quando sei in difficoltà e che c'è qualcuno da aspettare
per proseguire insieme.
aldogal@tin.it
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