1^ G.F. Città di Civitanova Marche

24 aprile 2000 (Pasquetta)

Bruno e Pio

 


       Gentile Redazione,
è ormai noto a tutti come il nostro gruppo, il Gruppo dei Senza Fretta, viaggi sul filo del tempo massimo, ma alla Gran Fondo Città di Civitanova Marche, Bruno ed io, abbiamo realizzato una performance incredibile. Complice prima la partenza velocissima, poi un forte vento a favore ed infine l’incombente minaccia di pioggia, abbiamo percorso i 163 km. del lungo (155 km. sui nostri ciclocomputers) in sole 7 ore, alla fantasmagorica media di 22 km/h.

       Ebbene, non abbiamo trovato nè il secondo ristoro (che abbiamo saputo essere stato tolto dopo il passaggio di quelli che viaggiavano sulla media di 28 km/h!), nè lo striscione d’arrivo, nè la postazione Winning Time, nè il promesso piatto di pasta. Abbiamo giusto recuperato la cauzione della cavigliera e siamo corsi in albergo appena in tempo per evitare il temporale che avevamo alle calcagna.

        Per chilometri e chilometri avevamo creduto di pedalare nella "zona morta", tant’è che nei punti più panoramici, con visibilità eccellente su chilometri e chilometri di salita sottostante, c’eravamo anche fermati a cercare con lo sguardo gli ultimi seguiti dal mezzo di fine manifestazione. Niente di niente. Riteniamo di essere stati sorpassati da tale mezzo dopo la separazione dei percorsi a Porto San Giorgio (18mo km!), unitamente a tutte le auto al seguito (ma non erano state abolite?).

        L’aver trovato completamente smantellata la zona d’arrivo ci ha convinto che anche questa volta, pur senza nessuna scorta, gli ultimi siamo stati noi ed, al momento, non sappiamo neppure se verremo classificati. Poco ci importa, quello che invece ci preme denunciare è come il regolamento F.C.I., che prevede un tempo massimo basato su di una media non superiore a 18 km/h ed un mezzo di fine manifestazione, sia stato disatteso dagli organizzatori e dai giudici (c’erano?).

       Ma c’è di più. Il depliant ufficiale della manifestazione evidenziava:"Nonostante l'ordine di arrivo la 1^ G.F. CITTA' DI CIVITANOVA MARCHE è e rimane un raduno cicloturistico dove ognuno può procedere con la propria andatura ammirando il bel paesaggio che il percorso offre". Paesaggio veramente notevole. Abbiamo gustato la visione dei monti Sibillini imbiancati dalla neve ed un grande spettacolo di nuvole e nuvoloni, sempre più neri e pesanti, fino all’incalzare minaccioso del temporale, che un paio di volte ci ha sfiorato con il fronte più avanzato di pesanti e gelidi goccioloni.

       Ma raduno cicloturistico non significa totale abbandono di chi va piano. E dire che, come d’uso, ho contatto gli organizzatori ancora prima di fare l’iscrizione ed ho pure inviato via fax la nostra teorica tabella di marcia. Prevedevamo di impiegare ben 8h e 30m e nessuna obiezione ci è stata mossa al momento del ritiro del pacco gara.

        Dopo quanto già denunciato, rilevare anche che la distribuzione dei pacchi-gara era male organizzata e che la partenza è avvenuta con mezz’ora di ritardo, mi sembra quasi di voler infierire.

        Sono convinto che il Sig. Rolando Navigli si sia fatto in quattro per organizzare tutto, ma per organizzare una gran fondo non bastano quattro persone, come pure non bastano ricchi premi, ma occorre fornire servizi, sia ai primi e sia agli ultimi.

      Occorrono servizi differenziati: ai primi servono strade chiuse, rifornimenti volanti ed assistenza immediata, agli altri servono ristori ben dislocati e riforniti, mezzi di soccorso ed assistenza in punti fissi od itineranti, per tutti un cronometraggio efficente con immediato rilascio del diploma.

       Ad onor del vero, una cosa però va riconosciuta agli organizzatori: la segnalazione del percorso era perfetta, da Giro d’Italia! Il G.S. Cantina Tollo continui pure ad organizzare gare agoniste, ma la F.C.I. gli impedisca di organizzare manifestazioni che dovrebbero essere gran fondo, ma gran fondo non sono.

       Cordialmente
                                                                                                  pio@senzafretta.org
        

 

(lettera inviata a Cicloturismo il 27/4/2000)


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