Gentile Redazione,
è ormai noto a tutti come il nostro gruppo, il Gruppo dei Senza Fretta, viaggi sul filo
del tempo massimo, ma alla Gran Fondo Città di Civitanova Marche, Bruno ed io, abbiamo
realizzato una performance incredibile. Complice prima la partenza velocissima, poi un
forte vento a favore ed infine lincombente minaccia di pioggia, abbiamo percorso i
163 km. del lungo (155 km. sui nostri ciclocomputers) in sole 7 ore, alla fantasmagorica
media di 22 km/h.
Ebbene, non abbiamo trovato nè il secondo ristoro (che abbiamo saputo essere stato tolto
dopo il passaggio di quelli che viaggiavano sulla media di 28 km/h!), nè lo striscione
darrivo, nè la postazione Winning Time, nè il promesso piatto di pasta. Abbiamo
giusto recuperato la cauzione della cavigliera e siamo corsi in albergo appena in tempo
per evitare il temporale che avevamo alle calcagna.
Per chilometri e chilometri avevamo creduto di pedalare nella "zona morta",
tantè che nei punti più panoramici, con visibilità eccellente su chilometri e
chilometri di salita sottostante, ceravamo anche fermati a cercare con lo sguardo
gli ultimi seguiti dal mezzo di fine manifestazione. Niente di niente. Riteniamo di essere
stati sorpassati da tale mezzo dopo la separazione dei percorsi a Porto San Giorgio (18mo
km!), unitamente a tutte le auto al seguito (ma non erano state abolite?).
Laver trovato completamente smantellata la zona darrivo ci ha convinto che
anche questa volta, pur senza nessuna scorta, gli ultimi siamo stati noi ed, al momento,
non sappiamo neppure se verremo classificati. Poco ci importa, quello che invece ci preme
denunciare è come il regolamento F.C.I., che prevede un tempo massimo basato su di una
media non superiore a 18 km/h ed un mezzo di fine manifestazione, sia stato disatteso
dagli organizzatori e dai giudici (cerano?).
Ma
cè di più. Il depliant ufficiale della manifestazione evidenziava:"Nonostante
l'ordine di arrivo la 1^ G.F. CITTA' DI CIVITANOVA MARCHE è e rimane un raduno
cicloturistico dove ognuno può procedere con la propria andatura ammirando il bel
paesaggio che il percorso offre". Paesaggio veramente notevole. Abbiamo gustato la
visione dei monti Sibillini imbiancati dalla neve ed un grande spettacolo di nuvole e
nuvoloni, sempre più neri e pesanti, fino allincalzare minaccioso del temporale,
che un paio di volte ci ha sfiorato con il fronte più avanzato di pesanti e gelidi
goccioloni.
Ma
raduno cicloturistico non significa totale abbandono di chi va piano. E dire che, come
duso, ho contatto gli organizzatori ancora prima di fare liscrizione ed ho
pure inviato via fax la nostra teorica tabella di marcia. Prevedevamo di impiegare ben 8h
e 30m e nessuna obiezione ci è stata mossa al momento del ritiro del pacco gara.
Dopo quanto già denunciato, rilevare anche che la distribuzione dei pacchi-gara era male
organizzata e che la partenza è avvenuta con mezzora di ritardo, mi sembra quasi di
voler infierire.
Sono convinto che il Sig. Rolando Navigli si sia fatto in quattro per organizzare tutto,
ma per organizzare una gran fondo non bastano quattro persone, come pure non bastano
ricchi premi, ma occorre fornire servizi, sia ai primi e sia agli ultimi.
Occorrono
servizi differenziati: ai primi servono strade chiuse, rifornimenti volanti ed assistenza
immediata, agli altri servono ristori ben dislocati e riforniti, mezzi di soccorso ed
assistenza in punti fissi od itineranti, per tutti un cronometraggio efficente con
immediato rilascio del diploma.
Ad
onor del vero, una cosa però va riconosciuta agli organizzatori: la segnalazione del
percorso era perfetta, da Giro dItalia! Il G.S. Cantina Tollo continui pure ad
organizzare gare agoniste, ma la F.C.I. gli impedisca di organizzare manifestazioni che
dovrebbero essere gran fondo, ma gran fondo non sono.
Cordialmente
pio@senzafretta.org
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