Riccione (RN) - LA X COLLI DEI SENZA FRETTA Sabato, 7 ottobre 2000 Giusto per fare qualcosa di diverso dal solito, io e Paolo siamo usciti... in bici ed abbiamo compiuto una ultima ricognizione sul percorso fino al 1° colle, quello di S.Patrignano, praticamente subito dopo Ospedaletto, punto di chiusura del giro ad anello programmato. Vento a volontà e minaccia di pioggia incombente.. In albergo intanto avvenivano gli arrivi degli altri e, quando siamo rientrati, giusto il tempo di cambiarci, ci siamo riuniti come da programma in una saletta messaci a disposizione dove via via ci siamo ritrovati in tutti. Una riunione molto informale, ma utile per confrontarsi sulle proprie esperienze e raccogliere idee per l'attività del prossimo anno. Si invitano, perciò, gli interessati a leggerne la quasi-relazione ed intervenire sugli argomenti nel forum che presto attiveremo. Avremmo probabilmente parlato fino a notte fonda, se Anna non fosse venuta a ricordarci l'ora di cena. Abbiamo trovato allestita una grande tavolata e ricaricato a dovere le energie per il giorno dopo. Grande allegria, appena appena guastata dal pensiero delle condizioni meteorologiche non molto rassicuranti, e grande fermezza nel decidere di puntare sul percorso completo ad ogni costo... o quasi. Il dopo cena lo abbiamo dedicato agli ultimi ragguagli sul percorso, a guardare gli album fotografici e la videocassetta sull'Ardechoise portata da Fulvio. Vedere tanti ciclisti tranquilli e... tanto sole ci ha fatto andare "a nanna" speranzosi e di buon umore. Domenica, 8 ottobre 2000 La sveglia scatta verso le 6,00 e, salvo qualche ritardatario, alle 7,00 si tirano fuori le bici dal deposito. 7,15 colazione. C'è troppa abbondanza e la mezz'ora prevista si allunga inevitabilmente. Luciano di Treviso va con la bici in spiaggia a salutare il mare, i più agitati e freddolosi inanellano giri su giri attorno alla rotonda, Umberto e Corrado di Fano scaricano le biciclette. Alle 8,00 siamo comunque sulla linea di partenza. L'auto ammiraglia è pronta, con Loredana al volante ed Anna "navigatrice". Manca solo Mario, il maltese volante, che ha capito che la colazione a buffet significa a...bbuffarsi e lo fa con impegno, ma poi arriva anche lui. Foto ricordo prima della partenza e poi.... via, contro il vento. L'emozione è forte, la velocità bassa. Una partenza tutta da gustare sulla pista ciclabile del lungomare di Riccione! Oltrepassato Ospedaletto, si sale al 1°
colle, San Patrignano. In vetta ci si ricompatta e si scende verso la superstrada, che
oltrepassiamo per affrontare il 2° colle, definito della "casa bianca" per via
della villetta bianca posta proprio nel bivio dove svolteremo a sinistra per poi girare
subito dopo il dosso a destra. Questa salita è composta da un paio di rampe ripide e
tratti più agevoli. Sulla prima rampa Carlo ha problemi con il cambio anteriore, ma non
vuol ritirarsi sull'ammiraglia. Stefano "rimedia" posizionandogli la catena sul
42. Il bivio rimane molto coperto dal vento e facilita l'attesa del rientro di Carlo e
Stefano. Si scende di nuovo e ci si immette su via di S.Cristina. Così la parte di
percorso più "complicata" per il gran numero di incroci e cambi di direzione è
superata con successo. Son da poco passate le 12,00 quando si
riparte. La strada è bagnata ed occorre fare attenzione. Nella nebbia incrociamo la corsa
che sta arrivando su ed, inutile negarlo, c'è un momento di confusione in cui alcuni
riescono a proseguire ed altri rimangono fermi. L'ammiraglia rimane bloccata nel traffico. Siamo in vista del sottopasso ferroviario.
Sulla frenata per un semaforo, Mario "scavalca" la propria bici e cade a terra.
La pipa di giunzione del manubrio si è schiantata di netto nella saldatura. Protetto dal
casco se la cava con la sola lacerazione... degli indumenti che porta addosso. Vogliamo
non pensare a cosa sarebbe potuto accadere se ciò fosse capitato in discesa sul pavè di
San Marino o se fosse stata una giornata calda da maglietta e nient'altro. Doccia calda e con un po' di fretta. Più o meno alle ore 14,00 siamo a tavola. Nessun problema per il ritardo che il personale dell'albergo, estremamente comprensivo con i ciclisti, aveva già preventivato. Pranzo a base di pesce con doppio primo,
torta finale e spumante. Luciano, quale nuova "matricola", offre al Gruppo una
bottiglia di vino liquoroso, così concludiamo con un brindisi ed un vero tocco di classe. Rilascio delle camere... senza fretta, tanto che alcuni hanno approfittato per riposarsi un po' prima del lungo viaggio di rientro. Naturalmente, con tutti scambio di reciproci ringraziamenti e saluti a ripetizione. Mi fa piacere immaginare che ognuno, tornando a casa, abbia probabilmente pensato ad un futuro di nuovi incontri e si sia chiesto: "X Colli dei Senza Fretta. Ci sarà una seconda edizione?" Il coordinatore |