La X Colli raccontata da Paolo di Mariano Comense (CO) Dopo la
sveglia al Sabato mattina il tempo non promette bene e le previsioni sono ancora peggio,
ma la voglia di partire per la ' X colli dei senza fretta ' è talmente tanta che non ci
faccio nemmeno caso. L'arrivo anticipato sui tempi previsti mi permette
di gustare l'aria di mare (nonostante il tempo), il pranzo ricco e saporito dell' hotel e
di conoscere Pio che mi appare nel dopopranzo giusto dopo il caffè. Dopo i saluti, non tutti si conoscevano, ci siamo
ritrovati per parlare delle nostre esperienze e pianificare le attività future del
gruppo, ognuno ha detto la sua ma la cosa che mi ha più colpito è stata l'omogeneità
del gruppo: nonostante ognuno provenisse da regioni diverse, tutti avevano la stessa
visione del ciclismo, ma soprattutto, pur non essendoci mai visti, sembrava di conoscersi
da sempre. La mattina successiva il tempo non era certo clemente, ma la voglia era talmente tanta che già alle 6.30 mi sono trovato a preparare la bici nell'attesa che il resto del gruppo si svegliasse, alle 7.15 tutti a colazione e alle 7.30 pronti, insomma qualcuno era pronto e qualcuno no per cui nell'attesa ci siamo dedicati a "circumnavigare" la rotonda nella piazza dell' hotel e alle 8.00 finalmente il via, con Anna e Loredana a sopportarci, anzi, a supportarci per tutto il percorso. Nella prima parte gruppo a ranghi compatti per il
vento, il sonno e anche perché dovevamo scaldarci; poi, superato Ospedaletto , inizia il
primo dei quattro colli previsti e il gruppo si sfila e si ricompatta sulla cima. Giunti alle pendici di S.Marino, della cui esistenza, essendo avvolto dalle nubi, molti dubitano, si inizia la salita più lunga e difficile della giornata, il cartello che indica una pendenza del 18% fortunatamente si dimostra vero solo per il tornante poi la salita torna regolare. A metà salita entriamo nelle nebbie di S.Marino e percorriamo gli ultimi chilometri con il pavè, la nebbia e con la segnaletica di una gara ciclistica che ci scandisce i chilometri mancanti sino ad uno striscione di arrivo, non saremo mica al Giro delle Fiandre ? L'obiettivo della Piazza della Libertà viene raggiunto dopo un'ultima difficoltà dovuta alle pendenze e al fondo sconnesso. Ricompattamento, foto di rito, breve attesa e si ricomincia a scendere con non poche difficoltà per il terreno scivoloso e per l'incontro con la gara ciclistica che sta arrivando. Il gruppo si spezza, i primi scendono rapidamente per ritornare all'asciutto il resto si orienta grazie all'ammiraglia, al termine della discesa inizia a piovere e si formano alcuni gruppetti che pian piano rientrano verso Riccione. Giunti a pochi chilometri dall'albergo ci ricompattiamo, ma non siamo tutti, Assuero è dato per disperso ma l'ammiraglia lo recupera e gli permette un rientro all'asciutto; negli ultimi chilometri Mario il Maltese riesce nell'impresa di superare la sua bici, aiutato anche dalla rottura della pipa del suo manubrio, fortunatamente tutto bene e il gruppo arriva alla spicciolata appena in tempo per la doccia e via a pranzo. Tra una portata e l'altra ognuno racconta le proprie impressioni, al termine, dopo la "premiazione", ci prepariamo per ripartire: saluti,abbracci ed arrivederci alla prossima gran fondo ma soprattutto alla prossima ' X colli dei senza fretta '. Paolo, paolo@senzafretta.org |