Lettera di Manlio Rucci di Molfetta su Ciclismo        
        


Spett.le redazione
            scrivo questa mail in risposta al sig. Pio Renato Sbaffo, il quale mi ha chiamato in causa, accusandomi di voler cancellare i ristori dalle granfondo. Sicuramente nella mia precedente lettera ho scritto questo, ma mi riferivo a quelle granfondo mal organizzate dove i ristori non ci sono comunque, o se ci sono li hanno talmente ben nascosti che non si vedono.
Per non parlare di quelle granfondo dove nonostante i 40° all'ombra gli organizzatori non solo fanno sparire i ristori previsti, ma si divertono a disegnare tracciati dove non ci sono fontane...
In risposta al sig. Sbaffo voglio dire che anch'io mi "diverto" alle Granfondo sin dalla loro preparazione, la programmazione della trasferta, il pernottamento con gli amici, l'incontro con altri ciclisti/e, il percorso, il traguardo... la soddisfazione del traguardo!! Sono tutti momenti divertenti, per me e' una gioia condividere questa passione con altre persone che amano il ciclismo come me.
Mi dispiace che abbia interpretato il mio precedente intervento come il solito "guastatore", anch'io adoro i ristori ben assortiti, ricordo benissimo le mozzarelle di bufala della Capua-Barletta egregiamente organizzata da sig. Ventriglia nel 1991 e nel 92 (avevo 20 anni) allora non si andava alle Granfondo per vincere (erano a velocita' controllata) allora alla partenza ci si guardava negli occhi e si leggeva l'interrogativo "C'e' la faro' a fare 220 Km? Il mio fisico reggera'? e la mia bici?" oggi invece alla partenza "Se prendo quella ruota... Se attacco su quello strappo... Ho montato le nuove ruote... Ho comprato il nuovo telaio per andare piu' forte...", non che questo guasti, va bene tutto, l'importante e' che ci sia rispetto per tutti, tutti hanno il diritto di affrontare una granfondo come meglio credono, sia per chi vuole sfidare gli ex pro o quasi, sia per chi adora gareggiare con se stesso e migliorare la prestazione dell'anno precedente, sia per chi vuole godersi ogni angolo nascosto del panorama e i manicaretti preparati per l'occasione.
Spetta agli organizzatori tentare di soddisfare tutti, quindi come e' giusto prevedere due o piu' percorsi, per amatori o cicloturisti, mi sembrerebbe giusto mettere tutti quegli amatori che desiderano misurarsi, sullo stesso piano, e quindi impedire ai "leader" di avere l'auto o la moto al seguito e fornire tutti i partenti delle stesse barrete o panini o simili, sempre con la liberta' di scegliere lasciando per chi vuole i ristori, per fortuna siamo tutti diversi e abbiamo ambizioni diverse.
Per concludere vorrei tanto che tutti i partecipanti delle Granfondo siano uniti nel chiedere agli "organizzatori" sempre di piu', le critiche costruttive fanno solo bene. Ed infine un invito, visitate il sito della mia associazione
http://digilander.iol.it/nuovocentrostampa/veloclub.htm scoprirete tante cose utili e divertenti.
Vi saluto un vostro appassionato lettore

Manlio Rucci
chiodo1@libero.it 

 


               (pubblicata su Ciclismo feb.2001 pag.20, nella rubrica "Lettere al Direttore")

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