Coloro che si guardano intorno
In manifestazioni con elevato numero di
partecipanti è più facile, in ogni caso, trovare ciclisti che viaggiano in
tranquillità, per il solo e puro gusto di pedalare e di guardarsi intorno, senza
l'assillo del tempo, cosa più difficile nelle gare con un minore numero di iscritti dove,
di solito, si trova uno spirito decisamente più agonistico e c'è poco spazio per chi
intende, se non proprio fare il turista, almeno guardarsi un attimo intorno.
Qualcuno a cui il paesaggio, per fortuna, ancora interessa, è sicuramente il gruppo dei
"Senzafretta", che riesce, non senza fatica, a mantenere ancora in vita,
all'interno di queste manifestazioni, una dimensione più umana, rendendo inoltre
possibile la partecipazione anche a chi non ha tempo di allenarsi meglio.
Li abbiamo incontrati nelle Marche, terra del loro coordinatore, Pio Renato Sbaffo, in
occasione della Granfondo dei Monti Sibillini, una bellissima gara che attraversa paesaggi
davvero mozzafiato. Ad esempio, il Pian Perduto, un'immensa conca completamente priva di
alberi, circondata da vette sul cui fondo la coltivazione dei ceci, con i suoi fiori blu
violacei, si mescola al verde intenso dei prati, creando scorci unici al mondo. Lo spirito
dei Senzafretta è veramente di gruppo, con una particolare attenzione verso i meno
preparati, che vengono aspettati e aiutati nei
momenti di difficoltà, e questo ha permesso a tutti i componenti di tagliare il traguardo
del percorso lungo entro il tempo massimo e, nel contempo, di vedere e ammirare i posti
attraversati mentre si pedalava. Non si è trattato, in ogni caso, di una passeggiata,
perchè i kilometri erano 155 e il dislivello da superare intorno ai 2700 metri e nel
finale, per recuperare il ritardo, si è dovuto spingere al massimo, ma sul traguardo la
soddisfazione, per tutti, è stata davvero tanta.
|