Presentazione della X Colli dei Senza Fretta
con pubblicazione della foto della GF dei Sibillini
    


Gruppo dei
Senzafretta

Al termine di una intensa stagione, che ci ha visto presenti in oltre trenta manifestazioni di fondo, è arrivato il momento dell'appuntamento annuale tutto nostro: la X Colli dei Senza Fretta. Attenzione, non 10 colli, ma "ics" quale numero inderminato.
Anche quest'anno faremo base all'Hotel Sarti di Riccione (appartenente all'associazione del Bike Hotels), dove è fissato il ritrovo per il primo pomeriggio di sabato 20 ottobre. Si inizierà con una "pedalata di affiatamento" fino al Castello di Gradara, a seguire forum-dibattito e cena. Domenica 21, di buon mattino, il Gruppo affronterà in rigoroso stile senza fretta la lentoscalata Riccione-San Marino.
Conclusione con pranzo sociale al rientro in albergo. Per aderire o saperne di più consultare la pagina http://www.senzafretta.org/gruppo/a2001/xcolli o telefonare ad Anna 071/7230055.

Il Coordinatore 
Pio Renato Sbaffo

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(inserto pubblicato nella rubrica "al vostro servizio" su La Bicicletta ott..2001 a pag.17)

  
Nel bell'articolo "Le due facce delle Granfondo" Carlo
Turchetto ha citato il Gruppo in un apposito paragrafo.
    


ARRIVARE, CHE SODDISFAZIONE!

Per molti l'importante è partecipare. E anche in Italia
i gruppi cominciano a organizzarsi.  Come i "Senzafretta"...

Una soddisfazione la offre il riuscire a completare il giro, magari entro il tempo massimo. Abbiamo detto "magari" perchè, osservando il comportamento in alcune gare francesi, abbiamo notato che per un buon numero di ciclisti questo "tempo massimo" conta relativamente. Alla Marmotte, ad esempio, alle 8 di sera c'erano ancora granfondisti sulle strade e, dalle facce, non sembravano particolarmente preoccupati: erano partiti senza una grande preparazione e, passo passo, con calma e tranquillità, erano riusciti, magari di sera, ad arrivare: una bella soddisfazione!
Sono evidentemente situazioni limite, che potrebbero in realtà mettere in grave disagio gli organizzatori, combattuti tra il dover chiudere i battenti e il non poter lasciare sulla strada dei ciclisti senza assistenza. Ma, anche senza questi eccessi, visto che un tempo massimo c'è, perchè non sfruttarlo per gustarsi maggiormente la pedalata, guardando il paesaggio e fermandosi a tutti i ristori?
Il gruppo dei Senzafretta attua questa politica già da tempo, arrivando quasi sempre un filo del tempo massimo, e fra i loro componenti, vi assicuro, non ho mai  visto   facce scontente  o cor-

rucciate, ma solo volti sorridenti e occhi felici.
Il solo cruccio potrebbe derivare dal fatto che gli organizzatori, visto che il grosse del gruppo è già arrivato, sbaracchino assistenza e ristori prima del tempo previsto, lasciando gli ultimi allo scoperto. E' un fatto purtroppo successo, ma anche in questo caso, se si è in gruppo, questo disagio può venire affrontato col surriso sulle labbra.
In conclusione, il ciclista soddisfatto, magari arrivato tra le ultime posizioni, rivolgendosi al compagno, giunto quasi in testa alla corsa, ma corrucciato per non essere riuscito a tenere il tempo e la media preventivati, potrà tranquillamente rispondere che le sue aspettative sono invece state tutte appagate: ha infatti trovato un bell'itinerario già pronto, con meravigliose strade panoramiche, ha mangiato e bevuto a sazietà, ha potuto pedalare in ogni istante della corsa in compagnia, sempre protetto dal traffico, ha in ogni caso svolto un'attività molto salutare, riuscendo a concludere il percorso entro il tempo massimo e ricevendo, per giunta, alla fine, anche un diploma da poter esibire agli amici o appendere in casa. Che cosa poteva desiderare di più?
  


(pubblicato a margine dell'articolo di Carlo Turchetto su La Bicicletta ott..2001 a pag.83)

  
    
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