V^ Bicinfesta
Massa Lombarda, 29 aprile 2001

Mentre il coordinatore e Assuero assaggiavano la terra di Sardegna ed il Gruppo Toscano giocava in casa, Sergio di Fano e Roberto di Bologna se la sono proprio goduta in quel di Massa Lombarda. Ecco la prima cronaca pervenutaci.

-----Messaggio Originale-----
Da: Sergio <sgraziosi@mac.com>
A: Pio <pio@senzafretta.org>
Data invio: lunedì 30 aprile 2001 5.17
Oggetto: Cronaca Bicinfesta

Sinceramente è difficile trovare le parole per descrivere quella che è stata una giornata perfetta, sotto qualsiasi punto di vista. Vediamo di procedere per gradi.
La sera precedente riesco a convincere Roberto di Bologna a partire alle 6.30, preoccupato per i miei 180 Km dall'inizio dell'anno, scelta che si rivelerà fortunatamente giusta. La sera prima, trovandomi da solo in albergo, compro cicloturismo e vado a cena con l'idea di tenermi leggero. Il
primo errore lo faccio ordinando dopo il primo una pizza; ma da quando la quattro stagioni ha i peperoni? Comunque sia vado a letto presto, nonostante una certa pesantezza.
L'indomani alle 6 sono già in strada. Vado a fare colazione e preparo la bici. Roberto arriva puntualissimo, ci iscriviamo e partiamo subito, i suoi compagni di squadra ci raggiungeranno: sono le 6:34 e fa un freddo cane, nonostante la giornata si presenti stupenda. Solito tratto in pianura in
direzione delle colline per scaldarci e poco dopo aver superato la linea ferroviaria e la via Emilia, inizia il giro vero.
Passeggiamo in mezzo a vigneti in perfetto silenzio, assieme ad altri ciclisti, con il solo rumore
delle bici. Andiamo avanti così fino alla prima salita, parlando di continuo anche perchè sono nove mesi che non ci vediamo. A metà della prima salita veniamo raggiunti da Andrea e Paolo, i compagni di squadra di Roberto.
Superiamo il bivio per Zattaglia e continuiamo a salire, il panorama è stupendo. Quando la salita sembra terminare, ci fanno girare a destra su una stretta stradina: sono 2 Km con strappi superiori al 10%. Roberto decide di non mettere il 28 e la fa tutta con il 24 ed il ristoro in vetta è il giusto
premio. Dopo aver assaggiato poco ma di tutto, ripartiamo in discesa, in fondo troviamo il bivio per il lungo che imbocchiamo senza indugio.
Da qui parte la seconda salita della giornata. Iniziamo a salire leggermente, costeggiando un fiumiciattolo, senza macchine e traffico. La salita è stupenda, sembra di essere nelle Alpi con pascoli verdissimi, le ginestre in fiore e più in alto le maglie colorate degli altri ciclisti. Nel pezzo più
duro vediamo io e Roberto (gli altri si erano leggermente avvantaggiati) parcheggiato di lato un Beetle nero sponsorizzato Pinarello con una bellissima ragazza bionda che legge un libro all'ombra. Le diciamo che non ci fermiamo perchè è sicuramente un'allucinazione e tiriamo diritto.
Scopriremo più tardi che Andrea Pinarello pedalava insieme a noi e che quella dovrebbe essere la sua ragazza (fortunato). Nonostante l'occasione persa, svalichiamo poco più avanti, dove troviamo anche il secondo ristoro.
Stessa scena del primo e via giù in discesa. Un attimo per ammirare per l'ultima volta il panorama, e poi si inizia a tirare grazie all'asfalto nuovo. Recuperiamo l'auto dell'assistenza meccanica, la superiamo ed arriviamo a Casola Valsenio con le ruote fumanti. Bisogna percorrere la statale per forza fino a Riolo Terme, per cui iniziamo disponendoci in fila educatamente. Il primo treno che passa riesco a prenderlo facilmente, ma deve essere un eurostar dato che si fila via a 51 all'ora. Andrea riesce ad accodarsi mentre Roberto e Paolo prendono un interregionale che passa poco
dopo. Preoccupato dal fatto di piombare a quella velocità sulle terme, considerato anche il fatto che indosso la maglia dei senzafretta (la tartaruga aveva gli occhi sgranati dal terrore), ma soprattutto dopo essere stato costretto a chiudere un buco da solo a 57 Km/h, scendo dal treno ed
aspetto insieme ad Andrea, Paolo e Roberto che arrivano poco dopo.
Oramai è rimasta solo l'ultima salita che ci porterà verso Imola. Assieme a Roberto saliamo regolari, reincontrando per la seconda volta la stessa allucinazione di prima e arrivando in scioltezza al ristoro. Se gli altri erano in cima alle salite sarà così anche per questo. Convinti che sia finita, ripartiamo fiduciosi, nonostante che qualcuno ci avverta di uno strappo violento.
Diciamo che violento sia una visione della vita intrisa di ottimismo. Non so come siano riusciti ad incollare due rampe unite da un tornante con una pendenza superiore al venti per cento su quel diavolo di pendio; sembra finto e noi dobbiamo passare di là per forza. Con le ultime forze superiamo anche questa prova e ci buttiamo in discesa verso Imola. Solito scherzetto degli
organizzatori che ci fanno fare il giro di metà circuito (all'esterno) e poi via verso gli ultimi chilometri di pianura. Paolo davanti è un cronometro e si viaggia ai 30 all'ora costanti. Recuperiamo due ciclisti isolati e tagliamo il traguardo tutti insieme alle 12:14.
Per fortuna che siamo partiti prima. In compenso quando arriviamo ci sono ancora molte persone, e
la zona dell'arrivo brulica di personale. Altri ciclisti arrivano dopo di noi, incredibile! Questa volta siamo andati "forte".
Per dovere di cronaca comunico i dati del mio computerino:
Km percorsi: 107.3
Media:        20.4
Vel. Max:     69.9
Questa è la cronaca.
Per l'organizzazione c'è solo un aggettivo: perfetta. Percorso splendido, ristori sempre forniti, personale gentilissimo, segnalazione buona (dentro Imola qualche cartello in più nelle rotonde,
unico neo), pasta party ottimo (pasta al dente!!), servizio vino e birra ai tavoli ed infine un mare di premi per le società. Pensate che erano previsti due premi ad estrazione per quelle società che non avevano vinto niente, ma quando si son resi conto che erano solamente 5 queste società (senzafretta inclusi), in un attimo hanno recuperato altri tre premi per non scontentare nessuno e dare qualcosa a tutti. Naturalmente i senzafretta sono stati estratti per ultimi (è istituzionale) e chi vi scrive è tornato a casa con due belle bottiglie di vino. Più di così...

Sergio di Fano   

Non da meno anche Roberto ci ha mandato il suo resoconto.

-----Messaggio Originale-----
Da: RN <tortelliniapedali@libero.it>
A: <pio@senzafretta.org>
Data invio: giovedì 3 maggio 2001 17.24
Oggetto: cronaca

Il 29 Aprile, Sergio, Paolo, Andrea ed io, abbiamo partecipato alla M.F. Bicinfesta in quel di Massalombarda (RA) organizzata dalla ciclistica Massese.
Siamo partiti alle 06,30 con una arietta pungente ma con una splendida giornata.
Dopo circa 20 Km siamo ai piedi del 1° colle della giornata, il Rontana.
Dopo un inizio abbastanza pedalabile, gli ultimi due km si rivelano abbastanza impegnativi. Il ristoro in cima giunge proprio a puntino. Le discese dei colli appenninici purtroppo sono sempre corte ed in un attimo cominciamo i saliscendi che ci porteranno alla seconda salita, il Val di Fusa.
Qui pedaliamo in totale assenza di macchine in una natura straordinaria con esplosione di colori e profumi che il traffico quotidiano spesso ci fa dimenticare. Il Val di Fusa si fa rispettare e la pendenza è notevole. Andrea e Paolo vanno come missili mentre Sergio che diceva di non essere
preparato, in realtà se la cava piuttosto bene.
Io arranco con il 28 ed il secondo ristoro me lo gusto proprio.
La bella discesa bene asfaltata, ci fa arrivare in un attimo a Casola Valsenio. Ci facciamo prendere la tentazione di attaccarci ai trenini di squadre che passano e in poco tempo siamo a Riolo Terme.L'ultimo colle, il Mazzolano è corto e pedalabile. Quando sembrava finito ci si presenta davanti uno strappetto di circa 200 metri con una pendenza micidiale. Passiamo anche
quello ma le gambe lo sentiranno.
E così,in fila indiana cominciamo la parte più noiosa della giornata ovvero i 15 km di pianura che da Imola ci riportano a Massalombarda. Paolo e Sergio,i più massicci del gruppo si danno il cambio spesso e fanno l'andatura a oltre 30 di media.
Per me, piccoletto, stare a ruota loro è un vero benessere tanto che arriviamo a Massalombarda in un attimo dopo 105 km ed in  tempo per il pasta party finale.
Alla fine premi per tutti. Spero proprio che giornate così siano sempre più frequenti.

Ed ora alcune considerazioni rivolte a tutti i senzafretta e non che leggeranno queste righe.
Questa G.F. è stata spettacolare e bene organizzata. Non c'era classifica individuale ma solo per società come al Giro di Romagna. Per la modica iscrizione di £ 5000 abbiamo avuto:
partenza alla francese, ottime segnalazioni per tutto il percorso, ristori su ogni colle, ambulanza, assistenza tecnica e meccanica, pasta party finale, pacco gara contenente integratori, porta chiavi, buono pizza per il ristorante albergo "Tino".
Non abbiamo mai avuto l'assillo dei "cancelli" o di tempi massimi come ormai succede nella maggior parte delle G.F. Secondo me per noi senzafretta partecipare a manifestazioni come questa è l'unica strada per divertirsi in maniera economica   senza rinunciare ad assistenza e servizi e senza farsi prendere nel vortice competitivo delle G.F.
Meditate.
Alla prossima.

ROBERTO    
  

Ma alla stessa manifestazione ciclistica ha partecipato anche Primo di Lugo. Dal messaggio che ha lasciato sul Forum abbiamo estrapolato le sue considerazioni.

----Nuovo intervento-----
Autore: Primo
Titolo: c'ero anchio
Data: 01/05/2001 22.27.57

A Massa Lombarda il 29 aprile c'ero anch'io, sul percorso lungo.
Sono partito tra gli ultimi e sono arrivato ultimo, sono stati 100 km bellissimi: percorso panoramico, traffico inesistente, giornata soleggiata, un ristoro su ognuna delle tre salite. Malgrado fossi arrivato molto ultimo (mi ero fermato ad osservare un mercatino) gli organizzatori che erano già a tavola mi hanno gentilmente servito un piatto di pasta e vari bicchieri di birra.
Poi il pacco gara conteneva un integratore liquido e un coltellino multi-uso il tutto a sole Lit.5000, meditate gente meditate.
Non ho visto Sergio nè Roberto ma forse è stato meglio cosi. Sono partito stanco e assonnato pedalando lentamente ed ho seguito la regola che chi va piano va sano e lontano.  

Sul Forum ho replicato a Primo che forse sarebbe stato meglio se avesse telefonato per ritrovarsi con gli altri. Son certo che avrebbero comunque trovato il passo giusto per pedalare e gustarsi tutti insieme questa splendida giornata.

Il coordinatore    

P.S. Solo 5.000 lire ed un'organizzazione eccellente per noi pedalatori tranquilli. Certo sono mancati gli incroci "coperti" e i rilievi cronometrici. Ma è poi così importante risparmiare secondi agli incroci ed aver certificato l'esatto tempo impiegato?


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