LA TRIPLA
periodico del Gruppo dei Senza Fretta
esce quando càpita, anche se piove
Per coloro che non lo
sapessero, il 15 luglio 2001, si sono verificate eccezionali congiunzioni astrali che
hanno permesso fenomeni unici e del tutto particolari.
I pianeti del nostro sistema solare e relativi satelliti si sono allineati in maniera
perfetta permettendo il verificarsi di fatti strani ed inconsueti. La strega Sibilla, si
è risvegliata dal sonno eterno richiamando all'obbedienza il Sacro Ordine dei Cavalieri
di Malta.
E così per il volere degli Dei, del fato e di Emilio Fede (lui c'entra sempre) si è
ripetuto quello che è già successo al Giro di Romagna.
Un gruppo di pseudo ciclisti si è dato appuntamento per cercare di compiere una sfida con
se stessi da raccontare poi al bar fra le risate generali ed una sfida con gli
organizzatori mettendo a dura prova la loro pazienza.
E così alle 8,30 di domenica 15 luglio, gli eroi: Assuero di Roma, Carlo di Canino, Ivano
di Osimo, Matilde di Gradisca, Mario il maltese, Paolo di Tolentino, Pio di Osimo, Pippo
di Foligno, Roberto di Bologna, Stefano di Osimo, Mario e Loredana di Asciano Pisano,
Mario di Montesilvano, Nello di Monte Urano, Carlo di Pescara e Carlo di Roma partono a
fondo gruppo per la Gran Fondo dei Sibillini. Non basta, a suo rischio e pericolo, si
aggrega anche il ciclo-giornalista Carlo Turchetto.
La bella giornata carica il
gruppo tanto da fare procedere tutti alla media record di 18 Km/h. Pio non tarda ad
accorgersi che qualcosa non va e dà immediato ordine di rallentare, giusto per non fare
brutta figura.
Si procede regolari fino al bivio dei due percorsi.
Qui, Mario di Malta si infila la armatura ed impugnata la spada, investe anche Pio del
Sacro Ordine e gli dice: "Va, e porta la luce e la fede anche al gruppo del
lungo".
Così Mario, sorprendendo tutti e dimostrando che la caduta non gli ha danneggiato il
cervello, continua per il corto insieme al doppio cavallo d'acciaio di Loredana e Mario,
all'altro Mario (di Montesilvano), ai due Carli (di Pescara e di Roma), Pippo e Nello.
Al momento, non ci giungono ancora loro notizie, ma al TG 4 di Emilio Fede (lui c'è
sempre), abbiamo saputo che il loro viaggio continua ancora oggi perchè sembra che
abbiano individuato il sacro Graal, ma si sono separati: troppa confusione con i nomi!
I tosti del lungo,
continuano spinti dalla fede e dalle profezie della strega Sibilla.
A Montefortino, vista la sete e le ascelle pezzate, ci si infila nella fontana e dopo il
maquillage generale si riparte.
Il ristoro di Montemonaco finisce rapidamente. I superstiti affondano i denti in quello
che è rimasto: tovaglie, tovaglioli e piatti in plastica compresi. Il PVC fa miracoli!!!
E via, più veloci della luce (nel senso che speriamo di arrivare prima che faccia buio).
All'attacco di Forca di
Presta, Matilde fa capire subito a noi maschietti che è ora che ci vergogniamo e con un
rapporto impossibile stacca tutti e se ne va! Ha una soglia di sofferenza incredibile!!!
Solo Assuero cerca di tenere il passo ed infatti pensiamo sia una donna pure lui, poi si
scopre che ha una soglia cardiaca ancora più incredibile!!!
Alla fine di Forca di Presta, il gruppo ha difficoltà a rimanere in equilibrio
perchè la strada si è trasformata in cristallo. No la strega Sibilla non c'entra niente.
Il fatto è che Roberto, arrivato in cima prima degli altri (???, ah... giusto
perchè si sono tutti fatti un pisolino di circa mezz'ora per "spezzare" la
salita), con la lingua penzoloni ha pulito l'asfalto tanto da lucidarlo e farlo diventare
cristallo.
Discesa folle fino a Castelsantangelo sul Nera dove le crostate, i panini e soprattutto le
mele in acqua e limone vengono divorate in 3' 4'' e due decimi.
Si riparte carichi, tanto che il Valico Fornaci viene fatto alla folle velocità di 8
Km/h.
Il caldo esplode e la sete
comincia a tagliare le gambe. Interviene Santa Ambulanza. In mancanza di posti sufficienti
sulle lettighe, tenta il tutto per tutto. Riempie le borraccie alla fontanella di Pieve
Torina e le passa al volo prima del cedimento finale. Miracolo!!!
(N.d.R. Ora la fontanella è meta di pellegrinaggi e verrà edificato un santuario
a memoria del prodigio)
Ormai niente può fermarci.
Sembra che vada tutto verso un'epilogo di successo, ma il ciclone Pio è in agguato. A
meno di 5 km dal traguardo, Noè decide di tornare indietro a raccogliere una coppia di
stercorari nani dimenticati 7000 anni fa!!
E così il gruppo rimane sotto tanta acqua da far crescere le branchie dietro lo orecchie.
Al traguardo, viene immediatamente scritturato in massa per girare Waterworld II !!!
Asciugati e ripuliti, il
premio finale è: 5 kg. di pasta al sugo, 2 casse di frutta e gelati a go' go'. Il sugo è
arrabbiato, non sono invece arrabbiati gli organizzatori, colti da sentimenti di
gratitudine e di sorpresa. Mai e poi mai, stando alle frammentarie informazioni di
radio-adagio, si aspettavano di vederci arrivare entro il tempo massimo.
Così, ad energie riprese ed a panza dilatata, le chiacchiere del dopo gara esaltano gli
animi e si decide che il prossimo anno bisogna migliorare le prestazioni. Roberto viene
incaricato di redigere una ferrea tabella di preparazione all'evento.
No, se pensate al tempo massimo, non avete capito niente.
Il prossimo anno puntiamo al raddoppio: vogliamo mangiare nel dopo gara non 5, ma 10 kg di
pasta!!! Tanto per stare in allenamento!!!!
Alla prossima.
Roberto di Bologna
tortelliniapedali@libero.it
ULTIMISSIME
Proprio in chiusura di cronaca, ci giunge notizia (da verificare) che quelli del
corto, sono stati beatificati perchè hanno trovato il sacro Graal dentro una osteria
della vicina Tolentino.
Ora è in mostra per i devoti presso la Ciclistica Senzafretta di Osimo. Per informazioni
contattare il Presidente Stefano oppure e-mail sacrograalcheduepalle@tin.it.
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