Vista questa immagine stupisce un po' il fatto che il tempo massimo per il percorso lungo di ben 137 km. sia stato fissato in sole 7 ore. C'è una spiegazione, molto semplice. Il Cav. De Santis sa di poter fare affidamento sui suoi volontari, sulle organizzazioni d'appoggio e sui permessi non oltre tale tempo e con molta serietà e correttezza non ne regolamenta uno superiore. Il nostro augurio è che il suo entourage cresca e possa "gestire" tempi consoni a noi "senza fretta".
Inutile dire che il percorso del lungo è molto bello e raggiunge il punto più alto a Montemonaco nella prima parte del percorso, ma la salita di Croce di Casale e poi la risalita a Castel di Croce potrebbe "mettere in croce" chi ha già speso troppo. Non dimenticate che poi c'è ancora da fare Montedinove e poi risalire a S.Vittoria da Ponte Maglio, il che significa che occorre amministrare bene le proprie forze: il finale non "regala" nulla! Sul corto è tutto molto più semplice, ma l'ascesa di Montemonaco richiede un certo impegno ed allena molto bene per le lunghe salite. Prepararsi alla Sibillini con la tecnica di risparmiare forze la domenica precedente ben si sposa con questo percorso, dove (non lasciatevi ingannare dall'altimetria) l'arrivo è comunque in salita, ma son circa un paio di chilometri. Entrambi i percorsi, dopo la discesa da Montemonaco, passano davanti al Lago di Gerosa. Se farà caldo date un colpetto ai freni ed un'occhiata al lago, potrebbe essere molto "rinfrescante"!
In conclusione la Gran Fondo dei
Colli Piceni è l'unica prova di fondo dove dal primo all'ultimo si può gridare:
"Vittoria!". Il coordinatore |
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