Non lasciatevi impressionare dai picchi che vedete. E' stata utilizzata una scala altimetrica molto alta in rapporto ai 300 metri di escursione che rappresenta. A parte la "rampa" di Montereale ed il primo mezzo chilometro della lunga salita di Recanati, proprio all'inizio del percorso, il resto è tutto ben pedalabile.
Dalla separazione dei percorsi si filerà poi lisci lisci (o quasi!) in pianura fin sotto Loreto per risalire dal lato più "comodo", ma con sorpresina finale. Infatti, subito dopo il curvone panoramico, si cambierà strada per imboccare la "rampa d'arrivo": 400 metri al 10% con punta massima del 13% proprio sotto lo striscione d'arrivo. Insomma, un finale indimenticabile!
   

 
Dopo la separazione dei percorsi e superate le salite di Filottrano e La Torre, la strada segue le dolci ondulazione del crinale fra la valle dell'Esino e quella del Musone, per poi scendere lungo il vallone fino all'Aspio. La risalita alla periferia di Osimo è preceduta da una bella rampa al 13% e ci si immette sul percorso finale della passata edizione. E' stato così mantenuto il Muro di Camerano, nonchè le rampe dell'Arco degli Angeli (i più maligni dicono che il nome dipenda dalle visioni angeliche che si hanno quando si è prossimi a "schiattare") e di Varano. Attenzione, però. Quest'anno non si passa più per Marcelli ed il suo lungomare. Arrivati all'incrocio semaforizzato Sirolo/Numana si gira a destra e si va verso la SS.16. Un paio di saliscendi e poi si ci si lancia lungo la breve ma veloce discesa del Coppo. Ci si immette sulla SS.16 in direzione di Pescara e si procede in pianura fino all'incrocio del Cityper. Qui ci si ricongiunge al percorso corto per il bel finale sull'ultima rampa al 13%.