Sirignano maglia nera alla GF del Cònero
  

Loreto, 21 marzo 2004 


Con una gran bella prova di carattere Raffaele Sirignano (G.C. Calatino - Maddaloni), pettorale n.1055, in 6h 58' e spiccioli si è aggiudicato la maglia nera 2004 alla nona edizione della Gran Fondo del Conero
, preceduto di appena qualche centesimo di secondo da Pio Renato Sbaffo e Pasquale D'Aloja (U.C.Montoriese - Verona) e più avanti, in un fazzoletto di qualche secondo, dagli altri sei compagni d'avventura.

Sirignano, con appena un centinaio di chilometri d'allenamento, ha avuto il coraggio di osare ed alla separazione dei percorsi si è aggregato ai Senza Fretta che da buoni ultimi giravano per il percorso lungo.
Per loro è stato un gran bell'impegno aiutarlo a non cedere sulle ultime rampe della Selva di Castelfidardo e spianargli il rettilineo d'arrivo. In prossimità del controllo elettronico, gestito dalla ChampionChiip, D'Aloja rallentava vistosamente l'andatura, ma non riusciva a sorprendere nè Sbaffo nè Sirignano, che più abilmente piazzava il colpo di freni decisivo.

Per dovere di cronaca, oltre tre ore prima Alfonso D'Errico (GS Farnese vini Cicli Protek) fermava i cronometri su 3h 14' 08.10" e sugellava la sua vittoria in volata davanti a Christian Ceralli (Farmaenergy Frw Montanini) e Arnoldo Antonini (Team M.K.Vis -Cinelli).

Sul percorso corto Luca Tonti (G.ACTavernelle Ancona) chiudeva la sua fatica in 2h 02" 04.75/100, mentre i Senza Fretta sul medesimo percorso, assistiti da un formidabile vento favorevole, sorprendevano tutti arrivando con abbontante margine sul tempo massimo fissato in 5 ore.

Momento clou della manifestazione il Gran Premio della Montagna di Filottrano, prima della separazione dei percorsi, dove una speciale postazione d'accoglienza, gestita dal mitico Gianluca Cocola  di Radio Kiss Kiss e dall'eclettico artista Enzo Marcellini, regolava il passaggio dei ciclofondisti a tempo di valtzer. Interviste volanti e esilaranti imitazioni hanno intrattenuto il numero pubblico locale in un crescendo d'attesa per i gli ultimi, che si son presentati in gruppo compatto e numeroso. Per tutti loro immediata premiazione con la simpatica medaglia "Gran Lento della Montagna" e foto ricordo attorno alla statua-simbolo della ridente cittadima marchigiana.

Purtroppo non tutto ha funzionato per il meglio, anzi l'organizzazione è sembrata del tutto impreparata a gestire l'incrementato numero di iscrizioni, sul quale ancora non è stato fornito un numero ufficiale, ma sicuramente molto vicino alle 1300 unità. Sembrerebbe che l'inserimento in segreteria di nuovo personale non adeguatamente preparato abbia causato, proprio nell'ultima settimana, la perdita del file degli iscritti. Gli operatori della ChampionChip si son così trovati a gestire il reinserimento di tutti i dati, in una situazione di stress e malcontento che non ha certo favorito il loro lavoro e introdotto inevitabili errori.

Fatto sta che le classifiche, redatte con la doppia segnalazione del tempo ufficiale e del tempo reale, hanno scatenato una concatenazione di contestazioni, che ha pesantemente guastato il clima di festa e spettacolo preparato per le premiazioni. Le speciali iniziative, preposte al riconoscimento dei partecipanti non agonisti, "arriva insieme alla tua morosa o al tuo moroso" e " sfida te stesso e vinci anche se sei lontanissimo dei primi" non sono state gestite e, mentre i primi hanno dovuto "lottare" per conquistare un posto al pasta-party, gli ultimi hanno trovato un'immensa discarica con tavoli coperti da due o tre strati di stoviglie in plastica e residui. Di buona lena hanno ripulito un settore, per poi riuscire a mangiare soltanto un po' di pasta avanzata e fredda. 

Altro flop anche nella consegna degli attestati di partecipazione, che è avvenuta solo per il percorso corto e solo per chi ha aspettato ed insistito oltre ogni ragionevole tempo d'attesa.

A tal proposito il Gruppo dei Senza Fretta ha diffuso un comunicato esprimendo rammarico per quanto accaduto, non certo imputabile alla loro attività di collaborazione, a cui a fatto eco una nota dell'organizzatore Marcello Malizia che si è scusato per i disagi involontariamente arrecati ai partecipanti e promesso un rinnovato impegno a far meglio il prossimo anno.

Se questa nona edizione doveva essere la prova generale del decennale, viene invece da chiedersi se nel 2005 la Gran Fondo del Cònero si farà ancora. Siamo però convinti che il Malizia, specialista della montagne russe,  riuscirà a tirar fuori un decennale superlativo. Dopo esser sceso tanto in basso non può che schizzare in alto, più alto che mai. Chi avrà il coraggio di tornare, vedrà.

Pio Renato Sbaffo per "Ciclismo" 

   


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