Tutto sul tesserino ciclistico... e non solo

Informazioni redatte
dal Gruppo dei Senza Fretta


 
PREMESSA  

    
Per poter partecipare alle prove di fondo ed alle manifestazioni ciclistiche in genere è necessario essere in possesso di un tesserino ciclistico valido per l'anno in corso rilasciato da un Ente di promozione sportiva aderente alla Consulta Nazionale.
Il tesserino, che è a pagamento, oltre a sostenere economicamente l'attività di questi Enti, ha due funzioni principali:
. attestare l'idoneità fisica all'attività sportiva e ciclistica in particolare;
. fornire una copertura assicurativa per i propri danni fisici e per i danni procurati ad altri a seguito di incidenti durante l'attività ciclistica sia essa organizzata che individuale.
Inoltre, negli eventuali controlli da parte delle pattuglie stradali, "giustifica" l'utilizzo su strade pubbliche di biciclette non completamente rispondenti ai requisiti richiesti dal Codice della Strada.

  

    
Enti di promozione sportiva  

    
Quasi tutti gli Enti di promozione sportiva aderiscono alla Consulta Nazionale.
I più noti sono (in ordine alfabetico): C.S.I. Centro Sportivo Italiano, F.C.I. Federazione Ciclistica Italiana, UDACE Unione degli Amatori Ciclismo Europeo, U.I.S.P. Unione Italiana Sport Per Tutti.
Ogni Ente ha una propria peculiare caratteristica (c'è chi si occupa solo di ciclismo, altri di tutti gli sport, chi lo fa solo a livello ricreativo-amatoriale e chi anche a livello professionistico), emana propri regolamenti, ha propri giudici di gara e personale in genere di supporto tecnico alle attività sportive.
Tutti gli Enti sono diffusi nel territorio nazionale più o meno capillarmente attraverso "uffici" a carattere regionale, provinciale od anche comunale.
Sono questi "uffici" locali ad intrattenere i rapporti con le società sportive, che finiscono col "dipendere" dall'Ente scelto, partecipando in modo più o meno esclusivo alle attività promosse dallo stesso, ma anche organizzando manifestazioni, che devono rispettare le direttive ed i regolamenti emanati dall'Ente stesso.
    
    

    
Società sportive  

 
Semplificando al massimo, le società sportive sono suddivisibili in due grandi categorie: professionistiche e non professionistiche.
Una società sportiva non professionistica è un'associazione costituita fra persone aventi in comune lo scopo di praticare, ovviamente, un'attività sportiva e, di norma, nasce con la redazione dell'atto costitutivo e dello statuto in forma di scrittura privata (senza la presenza di un notaio, per intenderci!).
L'atto costitutivo descrive in sintesi quando, dove, come, da chi (soci fondatori) e con che nome è stata costituita l'associazione. Lo statuto, invece, ne stabilisce le norme di funzionamento: scopi ed obbiettivi, diritti e doveri dei soci, modalità di elezione e poteri del consiglio direttivo, durata e modalità amministrativo/fiscali degli esercizi sociali. Questi due documenti vanno redatti su carta bollata e resi pubblici con la registrazione presso l'Ufficio del Registro localmente competente, previa richiesta della partita IVA all'Ufficio IVA.
Ad uso esclusivamente interno (cioè non va presentato all'Ufficio del Registro) può essere redatto, di norma per iniziativa del consiglio direttivo, un regolamento che stabilisce più nei dettagli le modalità con cui verranno svolte le varie attività di volta in volta programmate, quindi il regolamento può venir "rimaneggiato" anche ogni anno e più volte dal direttivo in carica.
Per entrare a far parte di una società sportiva non professionistica occorre iscriversi, a volte semplicemente pagando una quota d'iscrizione, ma a volte è richiesta la presentazione da parte di uno o più soci. All'iscrizione fa seguito il rilascio della tessera sociale per la quale potrebbe essere necessaria una o due foto formato tessera.
Annualmente occorre poi pagare una quota (di tesseramento, perchè ogni anno viene emessa una tessera nuova) che assicura alla società stessa le risorse finanziarie necessarie al suo funzionamento, a meno che non ci siano entrate esterne dovute ad attività di sponsorizzazione. Più spesso gli apporti degli sponsors si concretizzano in materiale ciclistico, il più classico è la divisa sociale.
Ci sono quindi alcune società dove la divisa sociale è gratuita ed è obbligatorio indossarla come pure è d'obbligo partecipare ad un numero minimo di manifestazioni, mentre in altre società occorre pagare tutto (anche i calzini!), ma c'è più libertà di abbigliamento e partecipazione.
E' più che mai opportuno, se non indispensabile, che una società sportiva aderisca ad un Ente di promozione sportiva. In concreto, consiste nel fornire tutti i dati della società (dimostrandone la regolare costituzione), accettare lo statuto ed i regolamenti dell'Ente scelto e pagare una quota annuale, normalmente detta di affiliazione.
Per contro, la società riceve dall'Ente consulenza di vario genere, servizi e possibilità di usufruire di convenzioni a prezzi agevolati presso aziende più o meno operanti nello specifico settore sportivo.
Inoltre è dall'Ente a cui sono affiliate che le società sportive ottengono i tesserini di idoneità alla pratica sportiva per i propri soci praticanti. Una società sportiva può essere affiliata a più Enti, mentre un ciclista può avere il tesserino di un solo Ente. 
Le società sportive fanno così da tramite fra gli Enti ed i ciclisti, un po' come (si perdoni il paragone) i dettaglianti fanno da tramite tra i grossisti ed i consumatori finali.

  

    
Tesserino individuale o di società?  

 
Bene, se hai deciso di tesserarti, per prima cosa devi scegliere a chi richiedere il tesserino. Ci sono due possibilità:
1. direttamente all'Ente scelto ed aderente alla Consulta;
2. tramite una società sportiva (ciclistica),
    regolarmente costituita ed affiliata ad un Ente aderente alla Consulta.
Nel primo caso potrai ottenere un tesserino individuale, ma tieni presente che non tutti gli Enti lo rilasciano, soprattutto quelli impegnati a promuovere in modo particolare la costituzione di società sportive.
Per valutare quale Ente scegliere e per trovare l'"ufficio" locale a te più vicino potrai utilizzare internet (ormai quasi tutti hanno un sito ufficiale) oppure consultare le più diffuse riviste di settore.
Nel secondo caso avrai un tesserino di società, cioè con indicata la tua società di appartenenza.
Il sistema più semplice per trovare ed iscriversi ad una società sportiva è chiedere ai negozi di materiale ciclistico. Spesso avrai la sorpresa di scoprire che lo stesso negozio ha costituito una propria società sportiva, ma potrai anche avere notizie di altre società sportive che gravitano in quel negozio. La difficoltà maggiore consiste, invece, nel trovare la società sportiva che fa un'attività ciclistica corrispondente ad un preciso modo di intendere e vivere la bici.
Spesso come sinonimo di società sportiva si usa il termine di squadra, ma è bene sapere che una società può gestire attività di tipo diverso, per cui può avere al suo interno più squadre come, ad esempio, una squadra di amatori-agonisti ed un'altra di cicloturisti.
A volte la divisione è molto netta, mentre altre volte è, come dire, molto più sfumata per cui anche i non-agonisti di fatto pedalano a testa bassa e con il coltello fra i denti.
Trovare una squadra tranquilla e "compatibile" con lo stile senza fretta può essere molto difficile.
E' opinione di Pio che i "senza fretta" non dovrebbero isolarsi dagli altri ciclisti e, trovata la squadra meno esagitata, dovrebbero portare in essa l'esempio di un ciclismo diverso. Infatti l'eco delle manifestazioni partecipate con il Gruppo non può non arrivare ai propri compagni di squadra e dal dileggio si può facilmente passare alla curiosità, all'interesse ed al rispetto verso un modo di pedalare che fa di una conquista collettiva motivo di soddisfazione ben maggiore del proprio personale successo, come in fondo dovrebbe accadere in ogni vera squadra.
Inoltre la presenza di un "senza fretta" in una squadra può portare alla stessa nuovi elementi che altrimenti mai si sognerebbero di affiancarsi a dei ciclisti "quasi-professionisti".

    
Cicloturista o cicloamatore?  

    
Sia che tu decida di tesserarti individualmente, sia che tu decida di farlo a mezzo una società sportiva il primo documento che ti verrà richiesto sarà il certificato medico.
Ciò comporta che devi subito scegliere fra due possibili categorie:
1. cicloturista
2. cicloamatore
Infatti per il tesserino da cicloturista è richiesto un certificato medico di idoneità alla pratica ciclistica non agonistica rilasciato dal medico curante che, giusto per scriverlo, può farsi pagare fino a L. 50.000. Normalmente il medico curante si basa sulla diretta conoscenza che ha del tuo stato di salute ed è molto difficile che ti richieda specifici accertamenti ed analisi.
Invece per il tesserino da cicloamatore è necessario un certificato medico di idoneità alla pratica ciclistica agonistica che può essere ottenuto presso un centro di medicina sportiva sia privato sia all'interno della struttura sanitaria pubblica. Ovviamente cambiano i costi ed, ancor più sensibilmente, i tempi d'attesa. Spesso le società ciclistiche si convenzionano presso un centro vicino ottenendo per i propri soci tariffe molto convenienti. C'è comunque da aspettarsi una spesa attorno alle L. 100.000, variabile anche a seconda degli accertamenti a cui si verrà sottoposti in funzione dell'età e del proprio quadro clinico. Di norma vengono sempre eseguiti almeno questi:
. ECG e prova da sforzo al cicloergometro;
. spirometria;
. esame delle urine.
Ma (soprattutto la prima volta) possono venir eseguiti esami ematici, telecuore o ecocardiografia e quant'altro necessario al medico del centro per valutare la reale idoneità allo sforzo agonistico, in quanto tutti questi esami vengono trattenuti dal medico stesso, che rimane unico e solo responsabile dell'accertamento dell'idoneità e del certificato rilasciato.

Premesso che i controlli medici sono quanto mai raccomandabili ed andrebbero sempre eseguiti a prescindere dal tesserino ciclistico, sembrerebbe fin troppo evidente che chi non è interessato all'agonismo debba scegliere la categoria cicloturista.
ATTENZIONE, non è per nulla così!
Infatti i percorsi lunghi di quasi tutte le prove di fondo vengono riservati ai cicloamatori non perchè debbano essere affrontati solo in modo agonistico, bensì perchè il certificato di idoneità agonistica garantisce il possesso dei requisiti fisici necessari per affrontare il notevole impegno di tali prove. Così è, ad esempio, per il percorso completo di 205 km. della Nove Colli che è regolamentato con un tempo massimo di 12 ore, quindi pedalabile tranquillamente senza alcun agonismo ad una comoda media di 17,4 km/h.
Siccome non tutti i percorsi lunghi sono di uguale difficoltà, come pure ci sono percorsi corti ma veramente tosti, sta prendendo piede un calcolo un po' più preciso chiamato coefficiente di difficoltà, basato sulla lunghezza del percorso e sul dislivello totale. Inoltre l'impegno aumenta anche con l'aumentare della velocità per cui alcuni Enti hanno stabilito che i cicloturisti non possono superare la media di 25 km/h, che in quasi tutti i percorsi montani è comunque una enormità. Siccome molti ciclisti, per risparmiare sulla visita medica, fanno il tesserino cicloturistico pur correndo come gli agonisti accade che molti arrivino con medie anche superiori, ma nessun Ente ha mai controllato e squalificato qualche cicloturista per eccesso di velocità. Chissà perchè!

Perciò se vuoi essere certo di poter partecipare a tutti i percorsi è necessario che tu richieda il tesserino da cicloamatore (e puoi "reagire" alla qualifica di agonista che esso impropriamente comporta dichiarandoti apertamente "cicloamatore senza fretta"), altrimenti se ti va bene partecipare alle manifestazioni subendo le eventuali limitazioni di percorso puoi richiedere semplicemente il tesserino da cicloturista.

E' probabile che in un prossimo futuro vengano ufficializzate nuove categorie, tipo ciclofondista e cicloescursionista. Rimane comunque il fatto che, a prescindere da come potremo essere "etichettati", una seria visita medica è quanto mai indicata prima di cimentarsi in attività sportive di un certo impegno, seppur affrontate senza agonismo e senza fretta.
        

    
Documentazione necessaria e scelta assicurativa  

    
Dunque, sia che tu decida di tesserarti individualmente sia tramite una società sportiva, i documenti che ti verranno richiesti saranno sempre gli stessi:
. un certificato medico (già ampiamente trattato nel punto precedente);
. una o due foto formato tessera (vanno bene quelle delle macchine automatiche);
. una copia della carta d'identità e, qualche volta, il codice fiscale.

Il costo del tesserino è diverso da Ente ad Ente e potrebbe anche variare a seconda delle diverse possibilità di copertura assicurativa previste nella convenzione che L'Ente avrà precedentemente stipulato con la Compagnia d'Assicurazione. Può costare fra le 15.000 e le 60.000 lire e si va dalla copertura minima che copre soltanto la responsabilità civile per danni causati ad altri sino alla massima copertura che indennizza anche le lesioni subite.
Prima di decidere è quindi quanto mai opportuno prendere visione della polizza assicurativa o di un suo estratto.
Tieni infine presente che se chiederai il tesserino ciclistico tramite una società sportiva quasi sempre ti verrà fatto pagare unitamente al tesseramento sociale, anche se sono due cose ben distinte.
  

    
Conclusione  

    
Mettersi in regola con il tesserino ciclistico può rappresentare un onere non trascurabile, ma di importanza di gran lunga superiore alla cura che metti per avere la tua bicicletta nelle migliori condizioni possibili. Tu ne sei il motore e come ogni motore periodicamente occorre fare un tagliando. La richiesta del tesserino ciclistico e i successivi rinnovi possono farti da promemoria per non trascurare mai il tuo tagliando annuale.
Un medico sportivo serio e scrupoloso può aiutarti ad affrontare con successo i primi accenni di qualche problema fisico che degenerando senza controlli potrebbe farti appendere la bici al chiodo o, peggio, buttarti giù di sella.

Hai finito di leggere? Che aspetti? Fai le tue scelte e provvedi subito. Il tesserino ciclistico e soprattutto la visita medica non vanno mai rimandati.
  

    

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