Più volte ho scritto che una manifestazione di fondo deve essere soprattutto una festa per tutti, non soltanto la "consacrazione" dei primi. Quindi, a parte una ristretta cerchia di avversari, tutti gli altri dovrebbero sentirsi "compagni d'avventura" ed aggregarsi in gruppi tanto spontanei quanto assortiti. Si dovrebbe arrivare in fondo non sfiniti, ma con tanta voglia che arrivi presto la domenica successiva per partecipare ad una nuova manifestazione e ritrovarsi con vecchi e nuovi amici. Per aver tutto questo, oltre alla riscoperta di quella profonda ed autentica cultura ciclistica dei nostri progenitori, occorre che anche gli organizzatori contribuiscano a promuovere la festa e l'aggregazione.
Cosa c'è di meglio, quindi, di una bella colazione prima della partenza giusto per cominciare a conoscersi e riconoscersi?
Ma alla Brugnettese fanno molto di più. La colazione (qualche anno fa si trattava solo di un caffè, un buon caffè) è un niente di fronte al buffet dell'arrivo, un qualcosa di incredibile, inimmaginabile ad una manifestazione ciclistica. Oltre all'abbondanza e alla varietà delle cibarie, che soddisfano ogni palato, gli organizzatori non trascurano neppure l'aspetto scenico, così che oltre al palato anche l'occhio riceve la sua parte.

La foto non rende appieno la realtà, ma l'idea di trovarsi ad un buffet nuziale è giustappunto contrastata dalla presenza di ciclisti che tranquillamente si scambiano racconti all'ombra di un tendone che copre un'intero campetto di calcio! Sullo sfondo, il palco delle premiazioni, queste dedicate in modo particolare alle società, che oltre alla targa ricordo ricevono quintali di pasta, centinaia di bottiglie di vino, poi prosciutti, lonze, forme di parmigiano, ecc...

Ma prima di arrivare a tutto questo bisogna pedalare e sudare un po'. Non troppo. Il percorso è tipicamente collinare, ma senza quelle salite "spaccagambe" che troppo spese vengono incluse nelle prove di fondo, quasi a voler impedire la partecipazione cicloturistica. Nel corto le salite sono solo due e nel lungo quattro. Il lungo è particolarmente bello nel tratto in cui si snoda lungo il crinale fra le due vallate con scorci panoramici dal mare alle montagne. Complessivamente i percorsi risultano molto piacevoli e scorrevoli, tant'è che il tempo massimo di quattro ore e mezza risultava già sufficiente, ma gli organizzatori hanno voluto dare un ulteriore segnale d'invito ai cicloturisti e l'hanno aumentato a cinque ore, pari ad una media di 20 km/h. Grazie ed a buon rendere!

Attenzione!  Gli organizzatori hanno anche pensato ad eventuali necessità alberghiere e fissato delle proposte di soggiorno con l'Associazione Albeghi e Turismo di Senigallia. A tal proposito vedere la consueta pagina informativa.
Ed ora, ditemi, che scusa vi inventate per non venire neppure questa volta?

Il coordinatore