Risposta al sig.Arturi - Lettera di Roberto a Cicloturismo        
        
Spett.le Redazione Cicloturismo

Sono vostro affezionato lettore da circa due anni e cioè da quando mi sono appassionato alla bicicletta.

L'anno in corso, tramite il vostro giornale, ho conosciuto il Gruppo dei Senza Fretta ed ho partecipato con loro a due Gran Fondo, alla "Malatestiani" di Rimini ed alla Brugnettese.
Non sono quindi un Senzafretta D.O.C. ma credo di potere giudicare l'obiettivo e lo spirito di questo gruppo.

Premesso questo, vorrei rispondere alla lettera di Gian Marco ARTURI del nr.11/99.
Il signor ARTURI sicuramente non conosce i fatti della Gran Fondo di Rimini e non ne può dare certo un giudizio obiettivo.
A Rimini siamo arrivati con una media così bassa non certo per protagonismo ma perchè con noi, c'era una ragazza che a metà percorso è stata colta da malore e non potevamo certo lasciarla sola al suo destino.
Se consideriamo che circa mezz'ora prima del fatto, l'auto del fine corsa ci ha sorpassato mandandoci a quel paese togliendo cartelli di segnalazione, ristori e facendo rientrare anzitempo l'ambulanza, ecco data la risposta di quel ritardo.
Se la ragazza in questione avesse avuto problemi fisici più gravi di una crisi di stanchezza e di fame, ed avesse avuto bisogno dell'ambulanza, per quello che è il mio parere, ci sarebbero stati gli estremi per una omissione di soccorso da parte degli organizzatori.

Il nostro gruppo, la domenica successiva ha partecipato alla Gran Fondo Brugnettese e come solito è arrivato ultimo ma a circa 25 di media!!
Questo per dire che siamo ultimi ma anche per fare capire a che livello siamo arrivati nelle Gran Fondo!!

Vorrei dire inoltre, che non abbiamo manie di grandezza, ci mancherebbe, ma pretendiamo sia per i primi che per gli ultimi, lo stesso trattamento dovuto non solo per le quote di iscrizione, ma anche per quel minimo di buon senso che non tutti gli organizzatori hanno nei confronti di chi con la propria passione e il proprio denaro, riempie le griglie delle Gran Fondo e rende noti i Biasci e compagnia che senza di noi non sarebbero nessuno.

Chiudo invitando il signor ARTURI a partecipare ad una Gran Fondo in nostra compagnia. Non ha nessun obbligo nei confronti del nostro gruppo ma potrà rendersi conto di chi siamo.

Sono convinto che si divertirà. A presto,

Roberto

 

NOBILI Roberto - Bologna-

(lettera pubblicata su Cicloturismo di gen.2000 pag.50)

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