Cari amici del gruppo dei senzafretta,
sento il dovere di esprimere un mio pensiero sul modo di concepire la nostra
partecipazione alle gran fondo.
Premetto che sono un anarchico e come tale ho il massimo rispetto per le idee degli altri
e se non le condivido è giusto chiarire le proprie posizioni al fine di potere addivenire
ad una qualche soluzione che possa essere gradita a tutte le parti in causa.
Detto ciò passo a esporre le mie considerazioni.
Nel rispetto dell'operato degli altri devo dire che il nostro modo di partecipare alle
gran fondo non è proprio ortodosso; nel senso che se pur d'accordo sul fatto che noi
partecipiamo con uno spirito non agonistico ed è giusto che sia così, non sono d'accordo
sul come noi partecipiamo. Mi spiego - il coordinatore, di volta in volta, prepara delle
tabelle di marcia in modo che si possa essere all'arrivo entro il tempo massimo stabilito
dagli organizzatori e, questo, in linea di massima va bene. Ma solo in linea di massima.
Nel particolare, ritengo che non per forza bisogna arrivare all'arrivo al limite del
tempo, fermandosi più del necessario, andare lentamente anche se le proprie gambe girano
normalmente senza fatica.
Lo spirito della partecipazione alle gran fondo mi pare sia quello di incontrarsi ed
incontrare nuove persone, fare nuove amicizie e tale scopo credo si possa raggiungere
anche pedalando normalmente. Senza gareggiare ma anche senza trastullarsi a destra e a
manca.
Tutto ciò perché credo bisogna avere il massimo rispetto per chi è preposto agli
incroci o ai ristori. Non è giusto, a mio parere, tenere bloccate delle persone
volenterose a offrire dei servizi, per ore intere solo perché il tempo massimo ce lo
consente. La stessa considerazione va fatta per chi assiste con ambulanza o mezzo di
assistenza, l'ultimo partecipante. E' necessario, inoltre, tenere conto che qualche
concorrente avanti ai senza fretta di qualche ora, possa avere avuto un incidente
meccanico e aspetta il mezzo di recupero che però arriverà fra un'ora e passa. Magari in
un posto dove non può ripararsi da eventuale pioggia e infreddolito perché sudato.
Alla luce di quanto sopra per una personale corretta partecipazione, propongo due
possibilità:
1) partecipare alle gran fondo ognuno con la propria andatura, facendo compagnia con chi
ha la stessa pedalata. E, come gruppo, stando assieme la sera prima, durante la pedalata
fra gruppi della stessa andatura e tutti assieme dopo l'arrivo.
2) Pedalare tutti assieme indipendentemente dalle possibilità di ognuno. In tal caso,
però, è necessario fare accordi con gli organizzatori per:
a) avere la quota di partecipazione ridotta del 50%
b) avere la disponibilità di un mezzo al seguito, indipendente da quello normale di fine
corsa fornito di un po? di ristoro fermandosi ai punti di ristoro normalmente stabiliti
c) in cambio i senza fretta rinunciano ai servizi ristori e se arrivati dopo il tempo
massimo rinunciando anche all'eventuale pasta-party.
Credo che scegliendo l'una o l'altra soluzione, si possa partecipare senza infastidire
nessuno, corridori, organizzatori e collaboratori acquisendo il rispetto di tutti e
soprattutto dando un'immagine positiva del gruppo dei senza fretta avvicinando così tutti
coloro che vogliono partecipare alle gran fondo divertendosi e pedalando in compagnia di
nuovi amici.
Scusate se sono stato inopportuno in qualche passaggio ma questo è il mio pensiero e con
questo spirito parteciperò alle prossime gran fondo, conformandomi eventualmente a una
delle due proposte formulate, scelta dalla maggioranza.
Grazie a tutti dell'attenzione, vi saluto affettuosamente e arrivederci presto.
Pippo Foligno |