Negli ultimi tempi mi sono chiesto più volte se come
Gruppo dovremmo modificare o no il nostro modo di interpretare la partecipazione ad alcune
granfondo.
Dico alcune perchè credo che in certe occasioni non si possa proprio rispettare il tempo
massimo ad esempio quando il gruppo è molto numeroso dove diventa fisiologico impegnare
molto più tempo di quello previsto, pertanto credo che in queste occasioni sia meglio
percorrere i percorsi medio-corti.
Ne ho anche discusso con il cordinatore, il quale credo vorrà replicare a questa mia
affermazione, ma sono giunto a questa conclusione dopo aver valutato pro e contro.
E' pur vero che un comportamento del genere andrebbe incontro alla teoria (sbagliata) che
chi va forte deve fare il percorso lungo mentre chi va piano deve optare per il corto ma
è altrettanto vero che quando non siamo in grado di rispettare i tempi massimi dovremmo
pensare a tutti i volontari che stanno lavorando gratis (penso) per noi.
Creare poi delle situazioni di antipatia nei nostri confronti è oltremodo deleterio.
Con questo voglio dire che dobbiamo sempre pensare di poter fare i percorsi lunghi ma
magari selezionare ulteriormente le granfondo e solamente nelle situazioni dove si può
vedere che diventa difficile rispettare i tempi massimi ripiegare sul corto magari poco
prima del fatidico "bivio".
Quest'anno con Pio siamo stati omaggiati di un grande trattamento in due manifestazioni:
alla novecoolli e alla straducale.
In queste granfondo ci hanno trattato come se fossimo veramente i vincitori, purtroppo non
sempre chi organizza ha questa sensibilità.
Per quanto riguarda quanto affermato da Luciano nel suo ultimo intervento io mi sento di
affermare che lo stare insieme a tanta gente, il partecipare ad una manifestazione
ufficiale, il clima proprio delle granfondo mi piace moltissimo anche se non ho
assolutamente alcun spirito agonistico e il numero appicicato alla bici è assolutamente
ininfluente.
Altrimenti ci si troverebbe a fare solo le "autogestite" le quali vanno
benissimo fino a che si limitano a poche occasioni da noi organizzate per starcene un pò
insieme senza alcun vincolo, ma credo che se ci limitassimo solamente alle
"autogestite" dopo poco ognuno tornerebbe a pedalare in solitudine a casa sua e
le granfondo diventerebbero davvero inaccessibili per noi.
Ciao,
Paolo |