E' con immenso "dispiacere" che apprendo la
svolta agonistico-competitiva di Valerio. Non tanto per il fatto che ha scelto di pedalare
in modo competitivo. E' la scelta più giusta e coerente, se ciò gli è di maggior
soddisfazione. Tanti lo hanno fatto e tanti altri lo faranno. Non è un problema. Ci sono
anche quelli che fanno la scelta opposta. Ma ciò che mi spiace profondamente è l'enfasi
fuori luogo con cui lo annuncia in questo ambiente, che vorremmo non inquinato da
esaltazioni agonistiche-competitive.
A meno che, visto il riferimento zootecnico, tutto l'intervento non sia una... bufala! |