Intervento

  
Data 11/04/2002 15.38.40
Argomento PARTECIPAZIONE ALLE GRAN FONDO
Classificaz. Granfondo-Mediofondo
 
Autore
Luciano
Titolo
chi sono? dove vado? ovvero, la fatica di essere un "senza fretta"
 
Quando oltre un anno fa ho firmato l'impegno d'onore, leggendolo, pensando al mio destriero meccanico (una city-bike), riflettendo sulla mia "Weltanschaung", ho fatto le considerazioni seguenti.

<<pedalare in modo non competitivo>>
"benissimo, per me la bicicletta e' uno stupendo mezzo per scoprire percorsi, panorami e persone. Pacatamente"

<<aspettare chi rimane indietro>>
"mi viene facile: a guardare sempre intorno tendo ad essere io quello che rimane indietro"

<<aiutare chi è in difficoltà>>
"mmmh... per questo confido nei componenti del gruppo: sono gia' in difficolta' a gonfiare le ruote, registrare il cambio per me e' fantascienza. Magari posso raccontare barzellette o fare lavori a scarso contenuto tecnico"

E finche' si e' trattato di ICS colli, tappa dolomitica autogestita, "Eroica", GF a cavallo del destriero sopracitato no ho avuto problemi ad onorare gli impegni dovuti alla maglia giallo-tartarugata.

Ma ecco arrivare domenica 24 marzo, la GF del Conero.
La city-bike (nella scorsa edizione additata dai ciclisti puristi con una certa vena ironica) e' sostituita da modello senza parafanghi, luci ed amenicoli.
E' una giornata dal meteo eufemisticamente bizzarro: dopo alcuni giorni con clima tardo-primaverile c'e' stato un freddo inaspettato, un vento di tramontana da far concorrenza alla bora, piccola bufera di neve. Elementi alquanto fastidiosi per chi si trova in bicicletta.
(sì, lo so, non esiste un "tempo cattivo" ma solo un "cattivo equipaggiamento", ma io sono delicatino pur arrivando dal non troppo mite bellunese).


I fatti.
dopo 30 km mi ritrovo dietro al drappello del "lungo", che sfrutta il vento in poppa e si porta avanti, e qualche km davanti al gruppo del "corto".
Mi somo fatto prendere la... gamba dalla "solita storia del proprio ritmo". Una inutile via di mezzo troppo lenta per osare il lungo, troppo veloce per il corto.

"ho mai guardato indietro?"
spesso, e c'era quasi sempre il vuoto.

"chi ho atteso?"
dopo la separazione dei percorsi, con l'ausilio delle confortanti pensiline dell'autobus, gli ultimi

"ho mai guardato indietro? (ancora!)"
si', la distanza tendeva ad allungarsi ed e' stata una gran fatica adattarmi al passo lento.



Nuova considerazione
Chi sono io? Un mostro: mi sono scoperto un "vorrei ma non posso". Sfrutto il motto "senza fretta" come alibi all'incapacita' di reggere percorsi lunghi e, soprattutto, di essere un "attendista" (complimenti per la definizione, mi piace molto).
Mi si conceda una prova d'appello per le seguenti attenuanti:
- era la prima uscita stagionale
- il clima era tale da indurre una certa fretta
- comunque sono arrivato a ranghi compatti buon sestultimo
La seduta e' tolta ed aggiornata il 16 giugno a Feltre.


P.S.
Assuero non e' cosi' brutto come lo dipinge Damiano.

Interventi (in ordine cronologico-in testa i più recenti), il presente incluso.
12/09/2002 17.01 : gf - perchè? - Aldo
10/09/2002 18.07 : per aldo: gran fondo e altro - Loredana
05/09/2002 12.49 : perche' mi piace stare coi senza fretta...? - matilde
04/09/2002 23.53 : partecipazione alle granfondo - Paolo (Tolentino)
04/09/2002 09.36 : gran fondo. perchè? - Aldo
30/08/2002 23.49 : dalla prima pagina... - Valerio
28/08/2002 15.30 : bravo luciano - Aldo
28/08/2002 09.15 : par condicio - Luciano
28/08/2002 01.12 : gran fondo della zootecnia - Pio
27/08/2002 22.31 : granfondo della zootecnia - Valerio
11/04/2002 23.59 : come sono? w l'anarchia! - Assuero
11/04/2002 15.38 : chi sono? dove vado? ovvero, la fatica di essere un "senza fretta" - Luciano
08/04/2002 16.26 : stefano di osimo, pippo ecc. - Damiano
08/04/2002 13.49 : sarò lungo... - Pio